La delegazione veneta a Roma per la presentazione della candidatura Capitale della Cultura 2026 (2)

CAPITALE CULTURA 2026. LA CITTÀ DI TREVISO IN AUDIZIONE A ROMA CON LE COLLINE PER PRESENTARE IL DOSSIER “I SENSI DELLA CULTURA”

Roma, 5 marzo 2024 – “Cultura oggi include anche paesaggio e territorio, elementi distintivi e parte integrante di una società che sa guardare al futuro e sa cogliere i bisogni di chi ricerca la cultura nelle sue più svariate sfaccettature. Treviso interpreta una cultura a 360 gradi e porta in sè uno straordinario valore aggiunto, la grande attenzione per il territorio, testimoniata anche da due riconoscimenti importanti: le Colline del Prosecco dì Conegliano e Valdobbiadene divenute nel 2019 Patrimonio dell’Umanità come paesaggio culturale; il Monte Grappa riserva MAB dal 2021. Non può esservi cultura senza la cura per il paesaggio e qui lo abbiamo compreso facendo della sua tutela e valorizzazione un punto di forza, consci della responsabilità che questi riconoscimenti impongono. La candidatura di Treviso si presenta come territorio perché la sua specificità è data anche dalla cultura del paesaggio che sa offrire e che include arte, tradizioni, monumenti storici ed iconici a partire dalle Ville Venete, altro Patrimonio dell’Umanità di cui può vantarsi Treviso. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene possono rappresentare per questa candidatura un paradigma su piccola scala di come si possa sviluppare con successo il binomio territorio/cultura, grazie alle tante sinergie e in modo sostenibile: da un punto di vista economico, della convivenza tra cittadini e turisti, elemento che come sito UNESCO sappiamo essere strategico nel momento in cui si diventa più attrattivi anche da un punto di vista turistico, del minor impatto ambientale e del fondamentale coinvolgimento dei giovani così attenti alla salvaguardia dell’ambiente”.

Queste le parole di Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, a margine dell’audizione della città di Treviso a sostegno del conferimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026, tenutasi questo pomeriggio a Roma.

La delegazione trevigiana, capitanata dal Governatore del Veneto Luca Zaia, ha presentato nella Sala Spadolini del Palazzo del Collegio Romano, il dossier di Treviso intitolato “I sensi della Cultura”, a suggerire il coinvolgimento di tutti i sensi nel viaggio culturale per promuovere la storia, l’architettura, le tradizioni, l’enogastronomia e la ricchezza naturale della città e della sua preziosa provincia, di cui le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono un fiore all’occhiello.

Con questa candidatura presentiamo una città, Treviso, che è già una città che vive di cultura: conta 11 musei, 10 biblioteche, 5 teatri, 60 grandi eventi tra cui 5 premi letterari. Non a caso è definita ‘la piccola Atene’.  A ciò si aggiunge l’attenzione che questo dossier riserva ai giovani e i vantaggi che questa città ha per fruibilità e accessibilità, potendo fare affidamento su un aeroporto e su una stazione ferroviaria a pochi passi dal centro urbano – è intervenuto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. E soprattutto siamo qui oggi per presentare una candidatura che racchiude affidabilità progettuale, certezza di investimenti e certezza sul futuro. Per questo chiedo alla commissione di valutarci appieno. Non è un momento storico nel quale ci si possa affidare a candidature effimere”.

A supportare le parole del Presidente Zaia, oltre ad un video emozionale di presentazione e un altro realizzato con alcuni personaggi della Città, sono intervenuti Mario Conte, sindaco di Treviso, Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Maria Teresa De Gregorio, Assessore alla Cultura e Turismo della Città di Treviso, Denise Archiutti, delegata di Confindustria Veneto Est, Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Giancarlo Marinelli, Direttore artistico del programma culturale di Treviso e Fabrizio Panozzo, docente esperto di management e politiche culturali.

Presenti con la delegazione, oltre al Presidente del Consiglio Comunale Antonio Dotto e i tecnici comunali del Settore Cultura, una rappresentanza del mondo associazionistico e del comitato promotore di Treviso Capitale Italiana della Cultura 2026:  Giuliano Vantaggi, Site Manager dell’Associazione per il Patrimonio Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Giulia Casagrande per Camera di Commercio di Treviso Belluno Dolomiti e Fondazione Marca Treviso, i fratelli Sergio e Francesco Manfio del Gruppo Alcuni e Alberto Polita per la Rete dei Festival.

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